Media & recensioni

12/04/2008

TESTO CRITICO di Paolo Torresan ( aprile 2008)

…Anja Kunze esplode, giovanissima, con mostre personali e collettive ove emerge la sua personalità tormentata.

E’, fra l’altro, la sua freschezza e genuinità che mi ha affascinato.

Trasfuso di getto nel colore e sulla tela, il suo linguaggio non lascia alternative: o ti appassiona e la ami o ti spaventa e la rifiuti.

Richiami a Pollock, de Koning, Munch, Schifano, sono appena sufficienti ad individuare l’ambito nel quale si sta muovendo la ricerca dell’artista.

Leggendo attraverso le sue opere, curioso di conoscerne la personalità, ho forse scoperto uno dei fili conduttori del suo pensiero e del suo sentire: il bisogno “viscerale” di esprimere una spiritualità in continua trasformazione; assetata di verità, tormentata dalle contraddizioni, violenta nella sessualità….

…E’ questa la sua rivoluzione continua, che si materializza in grandi macchie di colori puri, ampie pennellate, scavi di materia e linee; e fa emergere, galleggiare quasi, figure del passato, spiriti del futuro, uomini di oggi e… se stessa; in un mondo travolgente di esperienze e pensiero.

Emerge dal forte, denso, potente colore lo spirito dell’altra Anja: lunga, filiforme, femmina…

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